GIORGIO MARCHIORI
Giorgio Marchiori è fotografo a Verona (Italia). Opera in ambito di fotogiornalismo, viaggi, enogastronomia e reportage industriale. Negli anni ha relizzato numerosissimi servizi per i maggiori giornali e importanti aziende ( tra cui L’Epresso, Panorama, Dove, Repubblica, L’Arena, Rai, La Stampa, Dipiù, Clab Comunicazione, Imaforni, Comas, Università di Verona, Bpv, Pricewater, Amonn) che documentano l’eccellenza del lavoro italiano. Si caratterizza per uno stile diretto e fedele alla realtà con ridotto intervento manipolatore in ripresa o in postproduzione.
Iscritto all'ordine dei giornalisti dal 1986.
"La passione per la fotografia scatta nella tarda adolescenza quando scopro i lavori dei grandi fotografi che hanno fatto la storia di quest’arte e ne ammiro la potenzialità espressiva.
Con i guadagni di un lavoro estivo acquisto la prima macchina fotografica. Realizzo la camera oscura in un’altra camera, quella da letto. Alterno lo studio per completare la scuola di tecnico elettronico alle prove di sviluppo e stampa del bianconero. Una volta diplomato mi trasferisco a Londra. Qui entro in contatto con il mondo della fotografia professionale. Come molti mi avvio al mestiere facendo l’assistente di sala di posa e laboratorio. Nei primi anni 80 la capitale inglese era ricca di sollecitazioni e opportunità così lavoravo per cinque giorni di fila chiuso nello studio e il weekend lo trascorrevo in giro con la macchina a tracolla.
È stata una preziosa occasione di confronto tra la fotografia di strada, passione originaria, e la fotografia di studio dove l’immagine viene costruita dalla a alla z. Questi due mondi allora pressochè contrapposti mi hanno consentito di maturare la mia idea di fotografia. Dopo due anni decido di rientrare in Italia e proseguire la collaborazione con fotografi commerciali a Milano, sia nell’ambito dei componenti d’arredo che della moda, completando così la mia formazione a 360 gradi. Quando a Verona si apre uno spazio per un fotogiornalista mi propongo con entusiasmo ed è qui che ha inizio la carriera di fotoreporter. Nel 1986, dopo i classici due anni di gavetta sul campo, mi iscrivo all’ordine dei giornalisti e nel 1989 inizio la collaborazione con il principale quotidiano della città entrando a far parte dello staff fotografico de L’Arena.
Fotografare per un quotidiano è un’esperienza ricca e coinvolgente, a tratti picaresca: si entra in un vortice adrenalinico che concquista totalmente per la ricchezza di emozioni cui si è sottoposti. Essere nel cuore della notizia fornisce una prospettiva privilegiata sul mondo, ci si sente protagonisti non semplici spettatori. Si passa da un trionfo sportivo ad un episodio di cronaca nera nel giro di pochi minuti, ci si incanta davanti ad Archie Shepp che suona il sax in piena solitudine con il fotografo unico spettatore, io che per l’emozione andandomene dimentico tutta l’attrezzatura; ci si butta in mezzo alla strada nel tentativo di bloccare l’auto di Adriano Celentano per riprenderlo o si attende per ore e ore un soggetto che non arriva.
Una ricchezza di emozioni che ho cercato di declinare seguendo I paradigmi del miglior reportage.
Nel tempo ho maturato collaborazioni con numerosissimi giornali e media: La Repubblica, L’Espresso, Il Corriere della Sera, Panorama, La Stampa, Sette, Donna Moderna, Oggi, Gente, Der spiegel, Rai e molti ancora e diverse agenzie fotografiche, Olympia, Contrasto, Fotogramma.
Alla fine degli anni 90 inizia un’esperienza ulteriore, quella con mensili di eno-gastronomia e viaggi. È un occasione per la costruzione di immagini più meditate, attraverso le quali ho il piacere di coniugare la sensibilità e la verve fotogiornalistica sviluppata negli anni. Documentare i grandi chef e i produttori di vini mi appassiona e mi aiuta a capire l'importanza del lavoro, del territorio e dell’uomo. Con quest'ottica dalla fine degli anni 90 ho affrontato il mondo del lavoro e della produzione nei suoi più diversi aspetti e firmo servizi fotografici corporate per importanti industrie italiane, Comas, Imaforni, Litopat, Amonn, Sovema, Pricewater….
Dicembre 2011 pubblicazione volume “Oltre il cielo del mio paese”: immigrazione, storie di emarginazione ed integrazione, e un percorso attraverso visi, espressioni, situazioni, luoghi legati al fenomeno dell’immigrazione;
Settembre 2012 Mostra fotografica Long Playing, Festival Internazionale dei Giochi in Strada: Chiesa di San Giorgietto
10 anni passati a giocare in strada al festival Tocatì